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VALIANCE – Waifaring (Autoprodotto – 2003)

E’ molto bello ed interessante vedere quando una band continua a crescere e a pompare energia dopo quasi dieci anni. E’ il caso dei Valiance, band votata ad un power metal molto aggressivo e sinfonico, tendente ad un prog elaborato ma non troppo barocco. I ragazzi, in occasione dei loro nove anni di attività, hanno sfornato la loro quinta fatica discografica, “Wayfaring”, un prodotto notevole da tutte le angolature.

I Valiance nascono nel lontano 1994, con il moniker di Tixotropia, e nel 1996 incidono il loro primo demo “Killing the pigs killer”, composto da cinque brani, dove propongono un metal molto legato alla NWOBHM (New Wave of British Heavy Metal) degli anni ’80. Il pubblico e le riviste del settore rispondono positivamente e la band è determinata a continuare. Nel 1998 e nel 1999 vengono pubblicati, rispettivamente, i due demo “Beyond the line” e “Time Enchanter”. Entrambi fungeranno da spartiacque per il primo debut album ufficiale della band, con il moniker di Valiance, intitolato “The Unglorious Conspiracy”(2000), prodotto dalla Black Lotus Recs.
Questo è il capitolo decisivo per i Valiance che cominciano a riscuotere consensi anche sul mercato giapponese, che è ben rinomato come uno dei più esigenti.
”Wayfaring” è un album di power metal onesto e suonato col cuore, caldo e pulsante. I Valiance sono un sestetto compatto e potente, tecnicamente valido, capace di macinare note senza lasciare fiato. In tutti i brani prevalgono le influenze più recenti del power/prog dei Symphony X, dei Metalium, dei Brainstorm e dei grandi maestri come i Gamma Ray, i Running Wild e gli Stratovarius. Le nove tracks presenti sul cd dimostrano un carattere molto vivace e potente. La struttura e gli arrangiamenti dei brani lasciano trapelare una fattura decisamente hard progressive, invece che tradizionalmente “neoclassica”, quest’ ultima più cara a i gruppi power tedeschi. Si passa dagli accordi ultraveloci di “Immaterial” alle acustiche e suadenti melodie di “Valiant day” e ai ritmi serrati della opener “The less Beaten Path” nella quale vengono fusi cori decisamente epic con parti power/prog.

In generale “Wayfaring” è una prova decisamente notevole ed un sicuro passo in avanti per il metal nostrano.
Da notare soprattutto il cantato di Carmine Gottardo, molto simile a quello di Mark Boals dei Malmsteen’s Rising Force su Trilogy.

AN

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www.valiance.it

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7.0

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