Speciali

Speciale NWOBHM

Chi crede che la NWOBHM sia morta e sepolta si sbaglia, e di grosso! D’accordo il periodo d’oro è oramai finito, ma la stirpe resiste imperterrita al lento incedere del tempo. Una celeberrima canzone dei Saxon si intitolava “Never Surrender”.
Ebbene, i guerrieri della Sacra NWOBHM cederanno all’onore delle armi solo quando la morte li avrà accolti nel Vahalla.

LIONSHEART

I Lionsheart sono il gruppo di Steve Grimmett leggendario cantante dei Grim Reaper. Il nuovo album dei suoi Lionsheart non fa altro che rinverdire i fasti di questa cult-band degli anni ottanta.
Naturalmente non si tratta di mera riproposizione del sound “sic et simpliciter”. Il sound è marcatamente anni ottanta, ma con migliorie e sfumature tali da renderlo moderno ed attuale. ‘Abyss’ è un album di puro heavy metal dove assistiamo a un bell’alternarsi di momenti duri ad altri più epici ad altri ancora melodici. Su questo materiale si erge imperiosa la voce di Steve Grimmett, uno dei cantanti simbolo della NWOBHM! Lasciatevi trasportare nell’abisso del vero heavy metal.

www.frontiers.it

MANTAS

Non sapendo se i Venom ci sono o meno ecco che il buon Mantas decide di andarsene per conto suo. Appena il tempo di raccogliere qualche musicista in quel di Leeds, eccolo lucidato a fresco pronto a regalarci un album simile ad un maglio di acciaio che si abbatte sulle nsotre povere orecchie.
In ‘Zero Tolerance’ non c’è posto per nessuna melodia. L’album del chitarrista dei Venom si sviluppa su binari da thrash metal attack al cardiopalmo. Voce dura, anzi durissima. Chitarre da incubo, ed una base ritmica capitanata da una ragazza (Cherisse) alla batteria! Insomma, ‘Zero Tolerance’ è un album per chi ha le arterie salde.

www.demolitionrecords.com

SKYCLAD

Orfani da un tre anni di Martin Walkyer, gli Skyclad si ripresentano con un album ortodosso.
Ortodosso nel senso che non innova rispetto ad un trend a cui la band capitanata Steve Ramsey e Graeme English ci ha abituato. Mi riferisco al connubio fra folk inglese e vero heavy metal albionico.
Tuttavia, in ‘A Semblance Of Normality’ il “mealting” riesce meglio dando vita ad un album decisamente interessante dove momenti folk si alternano ad altri più british con gusto, forza, energia e meravigliosa vena creativa.
Chi l’ha detto che l’heavy metal albionico è morto?

www.demolitionrecords.com

STATETROOPER

Gary Barden è ancora vivo. Madonna che notizia! Come sapete il nostro Gary è stato nel corso degli anni ottanta cantante del Michael Schenker Group, e a mio giudizio con scarso successo. Dopo un decennio di quasi anonimato, eccolo ritornare fra di noi con un album che farà felici gli amanti dell’hard rock anni settanta. Infatti, ‘The Calling’ è un bel esempio di hard rock britannico con alcune soluzioni “a stelle e strisce”.
Qui vengono riletti The Free, Humble Pie, Bad Company, The Firm, Status Quo con un gusto aor caro a Foreigner o Styx. Il risultato è eccellente in quanto finalmente Gary Barden canta da Dio (non da Ronnie James Dio…) dando patos e feeling ad un sound fatto apposta per creare un mood particolare.

www.statetrooper.co.uk

TYGERS OF PAN TANG

Dio mio. Il nuovo Tygers of Pan Tang!
Quindi la banda di Jess Cox non era morta, o per meglio sepolta sotto pile polverose di album su vinile persi in qualche magazzino fra Leeds e Nottingham.
I Tygers of Pan Tang sono vivi e ci regalano uno dei migliori album heavy metal degli ultimi anni. Ho provato un grande piacere ad ascoltare i dieci brani acclusi in ‘Noises from The Cathouse’. In questo album la leggenda dei Tygers of Pan Tang (fra gli inventori dello speed metal) riluce di luce piena… I brani sono rocciosi e potenti come pochi.
La band suona a meraviglia accomunando feeling e grandezza compositiva. I brani son semplicemente emozionanti. Un album da avere. Meglio i Tygers of Pan Tang che il cento per cento del c.d. “nu metal”
Up the Tygers!

http://www.communiquerecords.com

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