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Speciale ITALIAN HORROR MOVIES

Piuttosto cha lasciarmi andare in una lunga quanto noiosa elencazione di titoli, mi limiterò a segnalare alcuni films usciti a cavallo della fine degli anni ’70 – inizio anni ’80, che a mio parere, rappresentano i cults assoluti del vero splatterFan italico.
Del 1979 sono Zombi 2 di Lucio fulci e Buio Omega di Joe D’Amato.


Lucio Fulci. , eclettico romano, laureato in medicina, scrittore di canzoni per Celentano e aiutop regista di Stefano Vanzina (Steno), è regista di pellicole di vari generi. Esordisce nell’Horror puro con Zombi 2 (in realtà “Zombi”, visto che lo Zombi di Romero, in USA portava il titolo “Dawn of the death”, in Italia però fu deciso di dargli il titolo Zombie e così Fulci fu costretto a chiamare il suo, Zombi 2, pur non avendo alcun riferimento con il film del regista americano).
Pellicola dai ritmi serrati, ultraviolenta, che formerà un “trittico ideale” con i seguenti “Paura nella città dei morti viventi” (1980) e “E tu vivrai nel terrore – l’aldilà” (1981) e ambientato nelle stesse locations di altri films simili, con il make-up del veterano Rosario Prestopimo e le soundtracks del fedele Fabio Frizzi.
Il film scandalizzò e shockò molti all’epoca (memorabile la sequenza in cui l’occhoi della bella Olga Karlatos, attrice-feticcio dell’epoca, veniva trapassato da uno spuntone di legno).
Voodoo, zombi cannibali e belle donne (spesso discinte), costituirono un mix consueto per più di un film zombie o cannibal, in quegl’anni.
La regia di Fulci è però impeccabile e puntuale, e riscatta la scadente recitazione di quegli attori di serie z che i ristrettissimi budget d’epoca imponevano.
Il film fu un successone nelle sale USA ma grazie ad abili escamotage della distribuzione americana, Fulci non vide mai un soldo… belli gli zombi, non pallidi morti – vivi di Romero, bensì cadaveri putrefatti deambulanti, disgustosi già a vedersi.

Sempre del ’79 Buio Omega di Joe D’Amato (Aristide Massacesi). Anche se i più lo associano alle migliaia di pellicole soft hard splatter core, il grande regista si considerò sempre primariamente un regista splatter. Ma senza quelle pellicole – ricordava – non avrebbe mai trovato i fondi per realizzare i deliri che aveva in mente.
Girato nell’amena cornice di Campo Tures (BZ), il film ci mostra le efferratezze di u killer, apparentemente una brava persona, belloccia e danarosa che, alla morte dell’amata si diverte saditamente a sedurre fanciulle e ad ucciderle nel suo castello avito, con l’aiuto di una governante più anziana innamorata di lui.
Sempre D’Amato, nell’80 gira Antropophagus: cannibal / horror movie ambientato su una sperduta, deserta e bella isola greca. Il film segna l’esordio di Serena Grandi (nel film Vanessa Steiger) e vanta una delle scene più sadiche della storia della splatter: un feto strappato via direttamente dalla vagina materna…

Sempre nell’80, Frank Martin (Marino Girolami) dopo molti film osè anni ’70, confeziona il buon Zombi Holocaust più un film cannibal che una zombi movie, però, le scene sono molto sanguinarie ed il ritmo del film è serrato e claustrofobico.
Ancora locations “esotiche” (come per Zombi 2 e Virus) e bellezze “desnude”.

Dell’81 è Virus l’inferno dei morti viventi di Vincent Dawn (alias Bruno Mattei), film dalle vaghe pretese “ambientaliste”. A causa di radiazioni nucleari fuoriuscite da un reattore su un’ isola tropicale, i cadaveri si ridestano e anno fame di carne umana. Forse uno dei film più violenti di quegli anni. Pur constando di una sempre orribile recitazione. questo film non può non essere considerato una pietra miliare nei cuori degli amanti degli zombi movie più cruenti.

Angelo Iocola

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