HardcoreInterviste

Intervista ai RAW POWER

Vivace intervista con il chitarrista della storica band emiliana Giuseppe Codeluppi.
Sono passati quasi 20 anni ma l’incazzatura persiste.

Siete considerati da molti, una delle bands più longeve del nostro paese. Cosa è cambiato sostanzialmente, dal vostro esordio (’83) ad oggi nel circuito hardcore italiano?


Sicuramente le cose sono peggiorate, almeno per noi in quanto non si riesce di suonare per quanto riguarda invece la nostra voglia di suonare la nostra musica, assolutamente niente anzi siamo piu’ incazzati di prima, tu in ogni caso parli di circuito hardcore, perche’ esiste un circuito? Se si’ dimmi dov’è per favore.

Il fatto di esser stati sempre coerenti e non aver mai modificato/snaturato, se non in piccoli casi, il vostro sound, è forse il segreto che dopo tanti anni siete ancora qui?


Bah certamente credo che come dici tu una certa coerenza ce la si debba riconoscere e il fatto di essere ancora qui dopo tanto tempo credo che sia sostanzialmente perche’ crediamo molto nella musica che facciamo e almeno per quanto mi riguarda e’ forse l’unico momento in cui mi sento me stesso, penso che il segreto sia tutto qui’ unito anche al fatto che credo noi si abbia piu’ palle di altri.

E’ risaputo che la vostra notorietà ve la siete guadagnata più all’estero che in Italia.
Delusioni, rabbia, strane sensazioni o altro?

Questa risposta meriterebbe un poema , sicuramente il fatto di essere considerati molto ma molto di piu’ e di avere tanti riconoscimenti all’estero mentre in Italia se si esclude pochissima gente, che tra l’altro ci da’ la forza spesso e volentieri di continuare, nessuno ci ha in notato (vedi i pochissimi concerti che in Italia facciamo) beh questo oltre che fonte di arrabbiature e’ anche fonte di tanta amarezza.

Il brano “Back in the U.S.A.” è come un omaggio alla vostra seconda patria/casa, o mi sbaglio.

Sicuramente, se non si potesse andare a sfogarci li’, dove ci vogliono credo che ci saremmo gia’ sciolti da tempo, come si fa’ a continuare suonando tre concerti all’anno e ricevendo pesci in faccia da, quasi tutti? Dimmelo tu!

Parlando sempre di lirycs cosa mi puoi dire riguardo a brani come “Give me a Drink” e “We Hate You” o dei più impegnati “Can’t do That” e “Poverty”?
Quanto è importante l’impegno politico che può rappresentare un vostro pezzo?

Scusami, ma per quanto riguarda questa risposta credo che sia appropriato che risponda mio fratello che e’ l’autore dei testi, sicuramente io ho  sempre considerato i RP una band politica checche’ ne dica o pensa certa gente, la vita di tutti i giorni non e’ politica forse? Il tuo modo di comportarti e di vedere le cose e’ politica non e’ solamente parlare di energia nucleare ecc… che ti fa’ essere una band impegnata, tra virgolette, sicuramente in ogni caso i grandi temi ci stanno a cuore ma bisogna smettere di pensare che solo chi canta slogan (per poi spesso rimangiarseli alla prima occasione) sia politicizzato

Musicalmente, “Trust” si rifà al sound dei primi lavori, come anche il precedente. Le ultime esperienze del recente passato (vedi “Fight”) sono state solo sperimentazioni circoscritte a quel periodo?

Si’ gli ultimi lavori sicuramente sono piu’ vicini alla nostra filosofia musicale e a me personalmente piacciono molto, Fight e’ stato come dici tu il frutto di un momento di discussione anche musicale ma credo che non rispecchi in pieno quello che sono i RP, pur avendo secondo me alcuni pezzi veramente belli.

Vedi o senti bands valide che suonano il vostro stesso genere in Italia o all’estero?

Non molte, siamo in contatto con tanti amici, ed alcuni di loro suonano in Italia ma con gruppi veri e propri no, per quanto riguarda band estere, sicuramente internet ci permette di essere in contatto con tanti gruppi anche noti che ci considerano meritevoli delle loro attenzioni e del loro rispetto, ma siamo sempre allo stesso punto di prima, non voglio ripetermi e farmi del male!

Come di consueto prevedo che nel nostro paese ci saranno molte date live, o mi sbaglio?

Si purtroppo ti sbagli, tra poco partiremo per nuovo tour americano (del ventennale tra l’altro) speriamo che al ritorno quest’inverno si trovi da suonare qualche data, per il momento non c’e’ praticamente niente.
Grazie di tutto.

Roberto Pasqua

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