BlackEpicInterviste

Intervista ai FIRBHOLG

Come nascono i Firbholg? (un po’ di cenni biografici)

I Firbholg nascono alla fine del 1999 dopo lo scioglimento di due band locali: Tuolvok (proveniente dai defunti black metallers Flyel svart) chitarrista e compositore in ambito metal da circa 10 anni, si unisce agli altri membri della band (ex-Mormorukeya) e propone l’idea di un concept album incentrato su tematiche fantasy e un sound epic-black metal con influenze folk, un genere musicale che appassiona ogni singolo componente della band. Nel corso di questi 3 anni ci sono stati due cambi di formazione (tastierista e chitarrista ritmico) ma ad oggi abbiamo una formazione stabile e convinta dei propri mezzi.

“Holy Quest” è in pratica un concept-album. Potete parlarne in maniera approfondita dei suoi contenuti?

“Holy quest” e un concept totalmente fantasy con richiami alle saghe nordiche ed all’opera Tolkieniana. In esso si narra la storia di due guerrieri (ogni membro della band ha il war-name dei principali personaggi che compaiono nella storia) alla ricerca della mitica gemma nera, un prezioso diamante dai magici poteri custodito dal Malvagio Zerok nelle montagne di Arthson… all’interno dei i brani vengono narrate le gesta, le battaglie, incontri con maghi, foreste e tutti i temi clichè del genere con un finale non a lieto fine ma tragico con un risvolto che porta alla “mitizzazione” dei due personaggi principali; è interessante l’idea di un’ascolto, la lettura del testo e la visione dei disegni durante lo stesso.

Sono percettibili in maniera rilevante, le atmosfere cupe, epiche ed un po’ folk di remote civiltà(?). Come è nato l’interesse per tali sonorità?

Tutto ciò che è antico, medievale, che riporta al tempo dei cavalieri visto con castelli e paesaggi mitologici affascina tutti noi sin da quando eravamo bambini… questa passione è presente anche in tutti i membri della band e questa forza ci permette di creare un feeling ottimo per la composizione dei brani e molta “potenza” nei liveacts. Le nostre radici Maideniane, che tanto sono legate alla mitologia e alla storia antica, hanno avuto seguito con la scoperta e la profonda conoscenza della scena epic, nordica e tutto il filone viking per poi trarre ispirazione per i brani che componiamo.

E come è nato l’interesse di Paul Chain verso di voi?
Vi ritenete soddisfatti della produzione ottenuta nei suoi studi di registrazione?

Dopo un primo contatto telefonico Paul Chain si è dimostrato interessato a noi e a produrre il nostro lavoro, anche in seguito ad un incontro ed all’ascolto di un demo registrato in maniera rudimentale; essendo fermamente convinto nel produrre il nostro CD, è nata questa collaborazione, che ci ha insegnato moltissimo in ambito musicale, soprattutto a livello professionale. Paul Chain si è dimostrato disponibile e attento a curare il nostro lavoro: un vero guru per noi.
A nostro avviso è uno dei migliori produttori a livello sonoro e artistico in circolazione. Lavorare con lui e’ stata un’esperienza a dir poco formativa. La registrazione ricorda molto le sonorità un po’ “eighties”,ma questo e’ un marchio di fabbrica delle produzioni dei Day Records studios di Paul Chain: a nostro avviso il CD suona benissimo e da quel tocco in più per creare un’atmosfera di mistero e di mitologia che contraddistingue proprio Holy Quest.

Credo che per “Holy Quest”, l’etichetta di “epic-black metal” vada un po’ stretta.
Voi che ne pensate?

In effetti non siamo una vera e propria black-metal band (non ci identifichiamo in nessun credo religioso Cristiano, Musulmano, Satanista come tante black metal bands), ci siamo però definiti epic-black/metal, poiche’ la voce richiama i classici screaming black-metal, le chitarre sono ispirate a sonorità nordiche (Bathory, Satyricon, Immortal), ma ci sono momenti di atmosfera e richiami folk nell’arco dell’intero album.

Come vi muoverete per l’imminente futuro?

Al momento stiamo promuovendo l’album con varie date live in Italia, stiamo procedendo con la stesura dei nuovi brani del CD che farà seguito ad “Holy quest” (il prossimo lavoro si preannuncia più veloce e diretto, senza dimenticare i tipici intermezzi epici e folk che contraddistinguono il nostro sound), stiamo ricevendo ottimi responsi ovunque (METAL SHOCK, GRIND ZONE, FLASH, METAL HAMMER) E MOLTISSIME WEB’ZINES, ANZI COGLIAMO L’OCCASIONE PER UN EPICO SALUTO A TUTTI VOI, FANS, A TUTTI I LETTORI, SEE YOU ON-STAGE…

FIR-BHOLG

Roberto Pasqua

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